Questa settimana, care mamme, è la volta di una mamma esperta di allattamento per motivi professionali e personali.
Paola Negri è una consulente IBCLC, sigla forse meno nota rispetto alla Leache League, ma autorevolissima in materia di maternità e allattamento.
Personalmente, ho trovato grande sostegno proprio in una consulente IBCLC, contattata telefonicamente e per email tramite l’ associazione Vita di Donna.
Dicevamo, ecco la voce di una mamma su uno dei temi più delicati per una neomamma, dopo tre mesi dal parto, alle prese con le leggi, la burocrazia e…il rientro al lavoro. Rientro al lavoro che, lo sappiamo bene, almeno in questo paese, raramente prevede una conciliazione tra i nuovi bisogni della donna con un figlio, piccolo, e i ritmi di una giornata lavorativa.
Alzi la mano chi non ha vissuto questa situazione o non ha sentito racconti simili da parte di un’amica: vogliamo parlare dei tentativi di tirarsi il latte sul posto di lavoro, nelle pause, o nel bagno dell’ ufficio?

Fermo restando la libertà individuale di non allattare al seno o passare direttamente al latte artificiale al momento del rientro al lavoro, questo libro è ricco di testimonianze e suggerimenti di esperti e delle mamme che hanno scelto e/o potuto scegliere di proseguire l’ esperienza dell’ allattamento, assecondando i bisogni del bambino e i propri desideri.
Altro argomento molto comune nei primi mesi: che vuol dire svezzare? A che età è giusto cominciare?
L’ Organizzazione Mondiale della Sanità indica di allattare in modo esclusivo al seno fino al sesto mese di vita. Noi mamme sappiamo che le necessità pratiche, cioè lavorative, e le indicazioni stesse dei pediatri tendono ad anticipare i tempi di circa due, tre mesi. Ma sappiamo anche quale confusione esista attorno alla parola svezzamento. Pochi pediatri chiariscono il concetto che le pappe debbano affiancare gradualmente, e non sostituire, le poppate. Ogni mamma, osservando il suo bambino, valuterà i tempi e i bisogni del singolo.
Il libro è ricco di citazioni e riferimenti e spazia, affrontando, per esempio, anche la questione fertilità e approfondendo in maniera teorica e pratica la possibilità o la realtà di una seconda gravidanza.
Troverete sfatati vari pregiudizi e riceverete informazioni utili su come gestire l’ allattamento durate la gravidanza e dopo il parto.
Personalmente, ecco le domande principali che mi ha spinto a pormi e ad approfondire.
Gli ormoni che passano nel latte sono pericolosi per il bambino più grande? No, anche perché, studi molto recenti lo confermano, la quantità escreta nel latte è minima.
L’ allattamento può causare contrazioni? Escluse situazioni a rischio, da valutare singolarmente, l’ ossitocina, l’ ormone principale del latte materno, prodotta dalla donna, è minore di quella in circolo dopo i rapporti sessuali. Inoltre, prima del settimo mese, le pareti dell’ utero non possiedono un numero di recettori per l’ ossitocina, tale da esserne influenzate.

Insomma, care mamme, che allattatiate o no, vi auguro di sentirvi informate e soprattutto, parole dell’ autrice, libere di regalare al bambino il vostro affetto, il vostro ” sapore di mamma”.