Carissime diventate mamme o future mamme, quanto ci possiamo emozionare se pensiamo che i nostri bambini hanno sviluppato il senso del tatto a partire dall’ ottava settimana di gestazione? Il contatto fisico è il mezzo più diretto e comunicativo per stabilire un profondo rapporto con i neonati. Il nostro tono di voce, le nostre espressioni faranno la loro parte, ma prima di tutto il neonato avvertirà la vicinanza e il contenimento che gli offriamo.

Diventare mamme è un processo, non un evento. Probabilmente le mamme che saremo tra qualche anno non saranno simili alle neo mamme che siamo. La gravidanza è l’ inizio di questo processo. Il legame reciproco con i nostri bambini si costruisce e si rafforza di continuo, arricchendosi dei gesti, delle azioni, degli spazi che dedichiamo a questo rapporto. Il massaggio del bambino non è una tecnica, è un modo di stare insieme a lui. Nasce dall’ insieme di più tecniche, combinate insieme con l’obiettivo di promuovere il benessere del bambino e la sua relazione con gli adulti che ne prendono cura. I suoi benefici sono numerosi a livello sia fisico sia emotivo: stimola la respirazione, la circolazione, la digestione, trasmette una sensazione di rilassamento. Rappresenta un’ occasione per fermarsi e stare con il bambino. Possiamo paragonarlo a un rito, la sua pratica è un messaggio chiaro per il bambino, che ha bisogno di ritmi regolari. La sequenza di movimenti è semplice e flessibile: ogni mamma e il suo bambino può costruire la propria, adattandola alle proprie esigenze. Si comincia dalle gambe e in particolare dai piedi perché questi sono lontani dal centro del corpo, dove si accumulano eventuali tensioni, e inoltre perché i bambini sono abituati a sentirli toccare spesso per il cambio di vestiti o del pannolino. Vogliamo far sapere ai nostri bambini che siamo lì con loro e pieni di rispetto nei loro confronti. Prima di cominciare il massaggio, infatti, ci ricordiamo sempre di chiedere il permesso: questo significa osservare il bambino e accettarlo come è, anche quando vorremmo una situazione diversa, anche se siamo appena tornate dal lavoro e lo vorremmo tutto per noi. Riconosciamo che i nostri bisogni non sempre coincidono con quelli dei bambini, anzi, e impariamo a osservarli, a conoscerli, appunto, a rispettare. Scegliamo il momento migliore per il massaggio ri tagliando uno spazio, dedicando un momento libero, comunque appena sappiamo capire che il bambino è sveglio e interagisce volentieri con noi. Di solito, soprattutto per i neonati questo è strettamente dipendente da quanto si sentano soddisfatti da latte e sonno. Diventare mamme di un bambino più grande sarà poi cercare di capire il perché del litigio con un coetaneo oppure premiare un comportamento di amicizia o di affetto fra fratelli o coccolare un bambino che lamenta un mal di pancia… Il massaggio segue la mamma e il suo bambino nella crescita e nello sviluppo. Partecipare a un corso di massaggio infantile può essere anche l’ occasione per scambiare opinioni e conoscere altre esperienze. I corsi sono individuali o di gruppo. Il corso ha la durata di 5 incontri, uno a settimana, di un’ ora e mezza circa ciascuno. Durante ogni incontro i genitori massaggiano il proprio bambino e l’ insegnante utilizza una bambola.” Per qualunque informazione, potete contattarmi all’ indirizzo mail lavinia.rossi@aimionline.it o al numero 3407252177. Mi trovate anche presso la libreria per bambini “L ‘ ora di libertà “di via G. Cardano a Roma!