Gentile Dott.ssa,

sono alla mia prima gravidanza e ho molti dubbi riguardo alle contrazioni. Come riconoscerle? Quando bisogna preoccuparsi e avvertire il proprio ginecologo?

Grazie per la cortese risposta.

Maria

Risposta

Le contrazioni uterine sono per definizione involontarie, intermittenti e
dolorose e hanno lo scopo di favorire la dilatazione della cervice (o collo
dell’utero), la progressione del bimbo nel canale del parto e la sua
espulsione. La percezione del dolore varia da donna a donna, la maggior
parte le riferisce come un forte dolore alla parte bassa dell’addome
(paragonabile ai dolori mestruali, ma di intensità maggiore) accompagnato
da un indurimento uniforme di tutto l’addome. Questo dolore può essere
riferito anche a livello lombare e del sacro. Durante una gravidanza
normale possono verificarsi sporadiche contrazioni uterine e la donna può
non percepirle come dolorose, ma riferire solamente il dolore sacrale o la
sensazione di improvviso indurimento della pancia. Queste contrazioni sono
spesso correlate ai movimenti del bimbo, che provocano un “insulto” alla
parete uterina che risponde contraendosi, senza però causare modificazioni
della cervice. Esistono poi delle contrazioni (di Braxton Hicks), definite
anche preparatorie, che si verificano a termine di gravidanza e che si
differenziano dalle vere contrazioni del travaglio per l’irregolarità in
cui si presentano e per la minore entità. Anche queste contrazioni possono
essere percepite solo come un indurimento della pancia e raramente sotto
forma di dolore, sono irregolari e possono terminare in maniera improvvisa.
Le contrazioni del travaglio di parto si manifestano ad intervalli
regolari di tempo, all’inizio ogni 30-15 minuti circa poi con pause sempre
più brevi, quindi sempre più ravvicinate. Inizialmente la durata della
contrazione è di circa 15/20 secondi fino a raggiungere un minuto circa
durante il periodo espulsivo. Il dolore, che interessa il basso addome e si
irradia posteriormente al sacro, si associa all’indurimento dell’addome e
tende ad aumentare d’intensità fino a raggiungere un picco, per poi
decrescere e scomparire tra una contrazione e l’altra.
Le contrazioni preparatorie possono durare anche alcuni giorni, per
evitare quindi preoccupazioni inutili e corse in ospedale oltre a far
attenzione alla comparsa del dolore addominale e/o sacrale e
dell’indurimento della pancia è importante controllare il ritmo e la
frequenza con cui questi si verificano.

Per contattare la dottoressa Nella Dugo, Invia una mail a info@diventaremamme.it!