Ho conosciuto Barbara Ciurmamom virtualmente un paio di anni fa. Mi è piaciuta subito, talmente tanto che l’avevo già  intervistata per voi a proposito del VBAC.

Qualche tempo fa ho avuto la fortuna di conoscerla anche di persona, e l’impressione è stata confermata anche nella realtà. 

Esile e delicata, me la immagino sommersa di lavori casalinghi. Ma dallo sguardo si capisce che ha una forza incredibile, e che è felice. Un sorriso solare stampato sul viso che ti fa chiedere se forse non stai sbagliando qualcosa tu, nella tua vita. E ho deciso quindi di intervistarla di nuovo.

Ciao Barbara, ci racconti qualcosa di te?

Ciao, mi chiamo Barbara Buccino, ho 49 anni e 6 figli che vanno dai 5 ai 21 anni.

Vivo a Ivrea con la mia famiglia e, nonostante la mia età, studio ancora e lavoro…il tutto da casa ovviamente. Sono appassionata di video e racconto la mia vita sul mio blog, partendo da video di famiglia come spunto per riflessioni personali e sulla maternità.

Ci presenti la tua famiglia?

La mia famiglia è composta da otto persone e abitiamo in provincia di Torino. Mio marito, padre dei miei 6 ragazzi, ha 54 anni e lavora a Milano. Valeria ha 21 anni, Riccardo quasi 19, Massimo 16 anni, Stella 14. I primi quattro figli li ho avuti nell’arco di sette anni. Poi dopo una pausa di sei anni è nato Nicola, che ora ha 8 anni e infine Elena che ha 5 anni.

Avere tanti figli è una scelta coraggiosa, al giorno d’oggi. Cosa vi ha spinto a fare questa scelta?

Ha spinto soprattutto me, che ho sempre desiderato avere tanti bambini, fin da quando ero bambina anche io. Ho solo un fratello, che è sempre stato un punto di riferimento nella mia vita e credo che non ci sia niente di più importante nella vita di un fratello. Mio marito dice che eravamo d’accordo per tre figli quando ci siamo sposati…ma nessun figlio è arrivato inatteso, sono stati tutti cercati, dopo molti ragionamenti e valutazioni. Inoltre abbiamo sempre avuto difficoltà a concepire, perciò, anche per questo, sarebbe stato inimmaginabile lasciare tutto al caso.

Hai aiuti?

Non ho aiuti né di nonni, né di tate o babysitter. Ho un’amica che una volta alla settimana viene 3 ore ad aiutarmi con le pulizie. Ho una casa molto grande, in tre ore se ne pulisce un terzo, ma è comunque un momento in cui lavoro in casa in compagnia o quanto meno è una pausa…quel giorno mi solleva un po’ da incombenze che comunque sono quotidiane.

Lavori?

Questa, fino a qualche anno fa la avrei potuta definire la nota dolente. Mio marito è assente dalla mattina presto alla sera tardi per lavoro, una volta alla settimana dorme anche fuori, perciò mi sono sempre occupata da sola dei figli e non ho mai lavorato fuori casa, sebbene io non ami definirmi una casalinga. È stata comunque una mia scelta, che sono felicissima di aver fatto, ma rinunciare a una realizzazione personale lavorativa, un po’ mi è pesato. Finché non ho cominciato a lavorare da casa, grazie al mio blog…che non è certo nato per lavoro.

Riesci a conciliare il tuo essere “altro” dall’essere mamma?

Fino a che ero assorbita dalla mia fase della maternità, non ne sentivo molto l’esigenza. Il mio essere mamma, oltre ad assorbirmi totalmente fisicamente, mi assorbiva anche mentalmente. Ora, per una serie di motivi, che vanno dalla crescita dei figli a motivi personali e familiari, sto cercando di conciliare anche uno spazio più personale, oltre al mio ruolo di mamma e moglie.

Penso che in quanto a spesa e panni tu abbia un gran da fare! Puoi dare qualche consiglio a livello organizzativo alle mamme che ci seguono?

È difficile dare consigli in merito, io cerco di non accumulare nessuna incombenza: dalla spesa, agli appuntamenti fuori casa, fino ai lavori di casa e i bucati. Ho l’asciugatrice che è un grosso aiuto, un risparmio di tempo e di lavoro. Ogni sera programmo una lavatrice o una asciugatrice che vada di notte (quando l’energia elettrica costa meno) e la mattina dopo stendo o piego il bucato. Alterno i lavori di casa al lavoro mio personale al pc e ho ridotto le cose da stirare al minimo. Mi piace avere la casa in ordine e pulita, ma non sono una maniaca delle pulizie. Mi piace cucinare, ma cerco di ridurre al minimo i tempi anche in cucina. A parte rarissimi casi, scelgo sempre ricette pratiche e veloci.

E a livello economico, come si fa a risparmiare quando si hanno tanti figli, anche adolescenti?

Risparmiare è uno stile di vita. Ciò che non esce dal portafoglio, conta come un guadagno. Sono cresciuta con una mamma attenta al risparmio, che comprava la frutta di seconda scelta per fare la macedonia e non prendeva mai nulla di preconfezionato, facendo tutto in casa, quindi per me è sempre stato naturale fare altrettanto. Rispetto a lei faccio ancora più attenzione e i miei figli sono cresciuti con questi valori, per cui non hanno mai inseguito le marche e ora che mia figlia vive da sola per l’Università, fa la spesa esattamente come la faccio io, con un occhio molto attento alla scelta del negozio (fosse anche solo un supermercato piuttosto che un altro), alle offerte e alle occasioni.

Come è il rapporto tra i tuoi figli?

I mie figli sono molto legati tra loro, con un rapporto diverso a seconda del fratello, ma comunque sono tutti complici e solidali. Sicuramente si proteggono e sono attenti uno all’altro. In linea generale potrei dire che sono piuttosto accoppiati, in quanto a condivisioni e a confidenze personali. La prima figlia con il secondo, il terzo con la quarta e il quinto con la sesta. Caso vuole che siano sempre maschio e femmina. Non c’è niente di più bello per me di sapere che si parlano e condividono cose e pensieri personali, sapere che Riccardo (il secondo) quando va a Torino per l’Università, se ha tempo, non manca di passare dalla sorella maggiore per un saluto o un gelato insieme e vedere gli altri parlare, studiare, aiutarsi e giocare insieme.

Ridiamoci su: la frase più stupida che ti è stata detta riguardo al numero dei tuoi figli?

Potrei scriverci un libro, è difficile scegliere. Generalmente non me la prendo, ma alcune proprio incredibili. Oltre alla classiche tipo “ma ce l’avete la televisione in casa?” oppure “ora basta figli però!” neanche me li dovessero mantenere loro, una che mi fece molto ridere fu quando ero incinta del terzo figlio: i miei primi due figli erano una femmina e un maschio e quando ho annunciato di aspettare un maschio, in più di una persona la reazione è stata: “Ma come…un altro maschio??” E se fosse stata una femmina? Sarebbe stato comunque un altro qualche cosa… Mi sbaglierò, ma a volte sembra quasi che, avuti due figli, il desiderio del terzo possa essere comprensibile solo se si desidera un figlio di un determinato sesso, mentre se si ha già la cosiddetta coppia, ci si debba considerare a posto così!

Qualche consiglio per le mamme che desiderano famiglie numerose?

Visto anche quello che abbiamo appena detto, direi come prima considerazione di non farsi condizionare dalle opinioni altrui. Poi sicuramente avere una famiglia numerosa è molto impegnativo. Crescere tanti figli è faticoso, fisicamente e mentalmente. Bisogna desiderarli fortemente e non ci si può permettere neanche di essere persone particolarmente apprensive, perché non è semplice stare dietro a tutto e a tutti. In generale io credo che i figli di una famiglia numerosa crescano con un grande vantaggio. Il rispetto verso il prossimo, il reciproco aiuto, la complicità, la capacità di vivere in comunità e di condividere, si imparano naturalmente, senza bisogno di un vero e proprio insegnamento. La cosa più importante, quando si ha una famiglia numerosa, credo che sia eliminare dalla propria testa la parola sacrificio. Per questo credo che la famiglia numerosa debba essere un desiderio molto forte, per viverla con gioia e senza troppe apprensioni. Perché comunque comporta dei compromessi, di certo non ci si potrà permettere tutto, ma personalmente non ho mai vissuto niente come un sacrificio, bensì come una scelta.

Se vuoi seguire Barbara, ecco i suoi riferimenti:

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