Influenza e alimentazione

 

La diffusione dell’influenza avviene annualmente, ma tempistica, gravità e lunghezza della stagione variano di anno in anno.

Le ipotesi che parlavano di una possibile forma più aggressiva rispetto alla passata stagione 2015-16, per la presenza di due virus mai diffusi in passato, sembrano quindi essere pienamente confermate.

 

In questa situazione l’alimentazione gioca un ruolo importante per contrastare l’influenza sia in individui sani che in individui fragili da un punto di vista di salute.

Uno degli alimenti più comuni, utilizzati come rimedio anche dalle nostre nonne è il tradizionale brodo di pollo, che offre un certo grado di protezione dall’assalto dei virus influenzali.

Le sue virtù sono collegate al calore che crea vasodilatazione e quindi beneficio per le vie aeree superiori irritate e ad un effetto fluidificante su muco e catarro.

A queste proprietà si somma un’attività antinfiammatoria intrinseca di recente dimostrata da uno studio scientifico pubblicato sulla rivista internazionale Chest: nel brodo di pollo vi sono proteine che accelerano il rinforzo della membrana dei globuli bianchi e di altre cellule del sistema immunitario.

Se poi al brodo di pollo si aggiunge come spezia del peperoncino, che è un vasodilatatore, la sua efficacia si intensifica.

Vi sono poi alcuni alimenti base, in particolare frutta e ortaggi di stagione che fornendo un’assunzione di vitamine, oligoelementi e altre sostanze utili alla difesa dell’organismo costituiscono una potenziale barriera naturale anti-virus durante la stagione invernale.

Il cavolo in tutte le sue varianti appartenenti alla famiglia delle crucifere – verza, cavolo bianco, rosso e cappuccio – contiene minerali come il ferro, sali minerali e vitamine (in particolare C) che agiscono potenziando gli enzimi protettivi e i processi di difesa anti-virus dell’organismo.

Altri ortaggi di uso comune di cui può essere aumentato il consumo in cucina nei mesi invernali sono la cipolla e l’aglio: oltre ad essere ricchi di vitamine e sali minerali, hanno proprietà antisettiche ed espettoranti e sono quindi utili per fluidificare ed eliminare il catarro.

Altri rimedi di stagione tradizionali sono attribuiti anche alle pere e alle mele cotte, che con l’aggiunta di miele favorisce la fluidificazione del catarro.

Questo caldo rimedio può anche servire a calmare le crisi di tosse e la raucedine secca.

Utili per l’apporto di vitamine, in particolare la C, sono gli agrumi (limoni, arance, pompelmi) la cui funzione principale è quella di aumentare le difese dell’organismo contro raffreddore, mal di gola e tosse, facilitando l’assorbimento del ferro dagli altri alimenti che ne sono ricchi (cavoli, spinaci) .

Se l’influenza ha congestionato le vie nasali e vi è un aumento della produzione di muco è bene evitare per un paio di giorni i latticini.

Se l’influenza ha portato con sè anche una fastidiosa nausea, diarrea e vomito, mangiare durante gli attacchi non è proprio consigliabile, ma è bene comunque continuare ad idratarsi e a bere molti liquidi, come succhi di frutta, multivitaminici, tè caldo con il miele.

Per placare la diarrea poi assumere riso lesso e banane. Inoltre, è fondamentale per la ripresa dormire almeno otto ore a notte, il riposo notturno garantirà all’organismo il tempo necessario per lavorare sul perfetto ripristino di tutte le funzioni vitali.

 

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