A cura della dottoressa Nella Dugo

Le contrazioni uterine sono per definizione involontarie, intermittenti e dolorose e hanno lo scopo di favorire la dilatazione della cervice (o collo dell’utero), la progressione del bimbo nel canale del parto e la sua espulsione. La percezione del dolore varia da donna a donna, la maggior parte le riferisce come un forte dolore alla parte bassa dell’addome (paragonabile ai dolori mestruali, ma di intensità maggiore) accompagnato da un indurimento uniforme di tutto l’addome. Questo dolore può essere riferito anche a livello lombare e del sacro.

Durante una gravidanza normale possono verificarsi sporadiche contrazioni uterine e la donna può non percepirle come dolorose, ma riferire solamente il dolore sacrale o la sensazione di improvviso indurimento della pancia. Queste contrazioni sono spesso correlate ai movimenti del bimbo, che provocano un “insulto” alla parete uterina che risponde contraendosi, senza però causare modificazioni
della cervice.

Le contrazioni di Braxton Hicks

Esistono poi delle contrazioni (di Braxton Hicks), definite anche preparatorie, che si verificano a termine di gravidanza e che si differenziano dalle vere contrazioni del travaglio per l’irregolarità in
cui si presentano e per la minore entità. Anche queste contrazioni possono essere percepite solo come un indurimento della pancia e raramente sotto forma di dolore, sono irregolari e possono terminare in maniera improvvisa.
Le contrazioni del travaglio di parto si manifestano ad intervalli regolari di tempo, all’inizio ogni 30-15 minuti circa poi con pause sempre più brevi, quindi sempre più ravvicinate. Inizialmente la durata della
contrazione è di circa 15/20 secondi fino a raggiungere un minuto circa
durante il periodo espulsivo.

Il dolore, che interessa il basso addome e si irradia posteriormente al sacro, si associa all’indurimento dell’addome e tende ad aumentare d’intensità fino a raggiungere un picco, per poi
decrescere e scomparire tra una contrazione e l’altra.
Le contrazioni preparatorie possono durare anche alcuni giorni, per evitare quindi preoccupazioni inutili e corse in ospedale oltre a far attenzione alla comparsa del dolore addominale e/o sacrale e
dell’indurimento della pancia è importante controllare il ritmo e la frequenza con cui questi si verificano.

 

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