Con molta probabilità questi sono davvero gli ultimi giorni di gravidanza, un ultimo sforzo e la madre potrà tenere finalmente conoscere l’aspetto di suo figlio, sentire la sua voce, incontrare il suo sguardo….

CAMBIAMENTI NEL CORPO DELLA DONNA

Se il parto non è ancora avvenuto a questo punto ogni momento potrebbe essere quello propizio per l’inizio del travaglio.

Solitamente se le condizioni di salute della mamma e del bambino sono ancora ottimali il ginecologo preferisce aspettare ancora qualche altro giorno prima di decidere di intervenire alla sollecitazione del parto.

Attraverso l’esame ecografico viene, pertanto, controllato lo stato di salute della placenta e del liquido amniotico e se tutto procede ancora nella norma (la placenta non si è danneggiata “ invecchiandosi” ed il liquido non è diminuito di volume) il parto può ancora aspettare.

Con l’effettuarsi di “tracciati” sempre più ravvicinati e regolari si va a controllare il battito cardiaco del bambino e la regolarità delle contrazioni materne.

In questo periodo le sensazioni materne sono per lo più le stesse delle settimane precedenti anche se con il passare dei giorni la sensazione di gonfiore e di estrema pesantezza si faranno sempre più insistenti.

La pancia ha raggiunto il massimo della sua espansione e questo sarà motivo di disagio per la madre che troverà difficoltà nell’affrontare anche i più semplici movimenti (abbassarsi, coricarsi, allacciarsi le scarpe,…).

Negli ultimi giorni, la madre, potrebbe avvertire una sensazione di bruciore nella parte interna della vagina; niente paura in quanto questo fastidio è causato della posizione del bambino che ormai sta occupando il canale del parto e si sta preparando per la nascita.

Dal punto di vista psicologico, comune a tutte le mamme è il senso di ansia e frustrazione che accompagna i giorni in cui si aspetta l’inizio del travaglio.

E’ molto importante, a questo proposito, mantenere uno stato psicologo il più possibile sereno e rilassato e non lasciare spazio ad ansie e timori che rischierebbero di rovinare magari senza alcun fondamento le ultime fasi della gravidanza.

SVILUPPO DEL BAMBINO

Il bambino avrà una lunghezza di circa 50/52 centimetri ed il peso di circa 3100 grammi/3300 grammi.

A questo punto della gravidanza il bambino è ormai clinicamente maturo e pronto per la nascita.

I suoi organi, ora, sono perfettamente in grado di funzionare all’esterno del grembo materno.

Le sue ossa si stanno rafforzando.

Soltanto lo sviluppo del suo cervello e dei suoi polmoni sta continuando ad ultimarsi in quel lungo processo che continuerà anche dopo la nascita.

In queste ultime fasi della gravidanza il bambino dorme molto in quanto lo spazio che ha a disposizione per i propri movimenti si è drasticamente ridotto.

La quarantunesima settimana è ancora considerata una gravidanza entro il termine, se invece la madre non dovesse partorire entro i prossimi giorni potrebbe rendersi necessaria un’induzione al parto.

Un bambino nato oltre il termine si dice postmaturo ed il suo ambiente ha iniziato a deteriorarsi.

A seconda di quanto tempo è passato dal termine, potrebbe avere un aspetto alquanto diverso da quello di un bambino nato intorno alla data presunta del parto.

Probabilmente, infatti, peserà di più, la sua pelle non avrà più la copertura di vernice caseosa ed il suo aspetto a prima vista sarà rugoso con una pelle a tratti desquamata.

Avrà, inoltre, utilizzato parte delle proprie riserve di grasso per il suo nutrimento e la sua pelle potrebbe, per questo motivo, apparire floscia soprattutto nella zona addominale.

Potrebbe presentare unghie molto lunghe con le quali probabilmente si potrà essere procurato anche dei graffi ed i suoi capelli potrebbero essere molti , più folti e lunghi.

ACCORGIMENTI E STILE DI VITA DA MANTENERE

Gli indici dell’avvicinarsi del travaglio e quindi del parto sono principalmente due: la perdita del tappo mucoso e la rottura delle membrane e la conseguente perdita di liquido amniotico.

In presenza di queste due sintomatologie è consigliabile non perdere la calma considerando che entrambe rientrano nel normale volgere a termine della gravidanza e recarsi in ospedale consapevoli del fatto che il bambino nascerà entro le prossime ore.

A dispetto della stanchezza, aumentata fortemente in queste ultime settimane , la madre potrebbe avvertire un picco energetico chiamato “sindrome del nido” che le farà sentire la spasmodica necessità di preparare tutto l’occorrente per accogliere il nuovo nato.

Sarebbe opportuno, comunque, cercare di non affaticarsi troppo e mantenere uno stile di vita rilassato e tranquillo soprattutto in vista dello stress del travaglio e del parto.

Le visite dal ginecologo o in ospedale inizieranno ad essere molto frequenti e riguarderanno soprattutto il monitoraggio delle contrazioni, la quantità di liquido amniotico ancora presente e lo stato generale di salute sia della madre che del bambino.

Il ginecologo, se non lo ha ancora fatto, dovrebbe discutere, a questo punto, con la madre riguardo al metodo con il quale verrà affrontato il parto.

E’ molto importante, in questa fase, mantenere uno stato d’animo tranquillo e rilassato, per quanto sia possibile data l’euforia mista alla tensione che naturalmente genera l’avvicinarsi del travaglio e quindi del parto.

Per quanto riguarda gli accorgimenti da prendere in questa settimana , sono gli stessi che occorre mettere in atto per tutta la gravidanza: alimentazione sana (evitare cibi pesanti e soprattutto poco cotti o scongelati non in maniera corretta), riposare spesso o comunque tutte le volte che il corpo lo richiede e fare una leggera attività fisica (ad esempio possono essere molto salutari le passeggiate all’aria aperta) che potrebbe anche accelerare l’avviarsi del travaglio.